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VILLA FATTORIA GOTTI PORCINARI

 

Questa importantissima villa-fattoria sorge quasi sicuramente sulle rovine dell’antico Monastero di Valtriano e della attigua Chiesa; verso l’anno 1472 a causa delle continue lotte fra Pisani e Fiorentini, i monaci di San Paolo si trasferirono a Limone presso Livorno. Lasciando la “commedia” della tenuta, una specie di usufrutto, al cardinale Prospero Colonna; nel 1477 la commedia passò al cardinale Giuliano della Rovere e infine nel 1522 al cardinale Giovanni dei Medici figlio di Lorenzo il Magnifico.
Dopo poco tempo la tenuta fu data in gestione al fedelissimo Ugolino Grifoni, nominato in seguito Cavaliere dell’ordine di Santo Stefano per i suoi meriti diplomatici; successivamente la proprietà continuò ad essere amministrata dagli eredi di Ugolino, finché nel 1774 il granduca Pietro Leopoldo Asburgo Lorena, volendo ridurre il potere del clero, nominò la famiglia Grifoni proprietaria della villa e dei poderi.
Nel 1850 la tenuta fu venduta ai Traxler; che nel 1933 vendettero la fattoria con i suoi 70 poderi al dottor Alfonso Morelli, primo medico dentista di Pisa; la restante parte con la villa rimasero invece ai Traxler, che l’hanno ceduta in seguito alla nobildonna Adele Poschi Mauron in De Notter.
Nell’anno 1948 la villa fu venduta ai conti Gotti Porcinari; alcuni anni dopo la nipote del dott. Alfonso Morelli, Gina Morelli sposò il conte Alberto Gotti Porcinari, e così l’antica fattoria e i poderi furono nuovamente riuniti.
Nei 24 poderi rimasti si coltivavano prevalentemente grano, biada, vino e frutta; si allevavano inoltre circa 300 capi di bestiame; c’erano anche una stazione di monta taurina e una tabaccaia. Qui il tabacco veniva prodotto integralmente, dalla semina alla essiccazione: quando erano nate le piante, la Guardia di Finanza contava tutte le foglie e non appena erano abbastanza alte, vi venivano staccate le foglie ed essiccate in forni; fra gli addetti alla tabaccaia ricordiamo la famiglia Campani.
Con la fine della mezzadria furono assunti alcuni operai salariati; attualmente la gestione è “a conto diretto”; la vigna è stata tolta e si producono soprattutto grano duro e girasole. La villa e la fattoria sono ora di proprietà della contessa Gina Morelli nei Gotti Porcinari e della figlia Margherita Gotti Porcinari, che con fatica e dedizione conservano ciò che è stato consegnato loro dagli avi.
Nell’anno 1956 la famiglia Gotti Porcinari donò alla diocesi di san Miniato circa 2000 mq di terreno affinché vi fosse costruita la nuova Chiesa Parrocchiale, con annesse la casa per il parroco e la sala parrocchiale per le attività ricreative dei ragazzi di Valtriano. Furono necessari 2 anni per reperire i fondi necessari alla costruzione dell’edificio:14 miliardi di lire; una parte dei finanziamenti fu procurata dal Vescovo mons. Beccaro, la retante parte fu ottenuta dal Ministero grazie all’interessamento del Conte Gotti Porcinari.
Così, finalmente, nel 1958, nell’ambito di una cerimonia solenne alla presenza di numerose attività locali, il Vescovo pose la prima pietra. I soldi stanziati furono a mala pena sufficienti  per la costruzione della chiesa e non fu quindi possibile realizzare il campanile; mancavano inoltre il pavimento nella chiesa e gli arredi.
La chiesa parrocchiale rimase così per altri 10 anni, finché finalmente la ditta Marazzi di Sassuolo donò le piastrelle necessarie e Mary Favati, vedova Morelli insieme a Ginetta e Fiorella Morelli offrirono dei soldi per la costruzione dell’altare e delle panche; la chiesa parrocchiale era finalmente finita; all’interno vi è stato seppellito fra l’altro il conte Alberto Gotti Porcinari; la tumulazione è stata concessa per concreti motivi di speciale onoranza.
Oltre al terreno per la chiesa i conti Gotti Porcinari donarono al Comune di Fauglia un altro appezzamento di terra affinché vi fosse costruita la scuola Elementare; oggi questi edifici ospitano la scuola Materna e l’ambulatorio medico. Successivamente, negli anni ’80, la famiglia Gotti Porcinari dono un latro appezzamento da adibire a campo sportivo, affinché i bambini e i ragazzi non fossero costretti a giocare per la strada; il campo sportivo fu costruito, ma attualmente è gestito da una Polisportiva per cui non è più accessibile a tutti.

Loc. Valtriano


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