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MUSEO GIORGIO KIENERK

Il Museo Giorgio Kienerk a Fauglia
Il Museo dedicato a Giorgio Kienerk è stato realizzato per contenere e garantire alla pubblica fruizione la raccolta di opere d'arte eseguite dall'artista che la figlia Vittoria ha voluto donare alla Comunità di Fauglia.
Giorgio Kienerk ha avuto un lungo legame di consuetudine con questa località della provincia pisana: con la moglie Margherita e la figlia egli ha infatti trascorso ogni estate, dal 1919 fino alla morte, nella villa di famiglia di Poggio alla Farnia e ha immortalato la campagna circostante in luminose, limpide impressioni pittoriche, donando una irripetibile sopravvivenza artistica alle colline faugliesi.
Il Museo Giorgio Kienerk
ha sede nelle storiche carceri giudiziarie collocate sul retro del Palazzo Comunale di Fauglia che si erge nel centro del paese. Sottoposto a vincoli conservativi, l'ambiente penitenziario è stato trasformato in complesso museale senza alterare le strutture architettoniche ottocentesche: l'originaria distribuzione degli ambienti - sei celle affacciate su due lunghi corridoi forniti di ampie finestre - si presta naturalmente ad un funzionale percorso espositivo

Le opere: scultura, pittura e grafica
La raccolta del Museo consta di sculture a tutto tondo e a bassorilievo, di pitture ad olio e a pastelli, di importanti disegni, delle estrose macchie senza contorni disegnati ideate dall'artista all'inizio del Novecento e di una serie di taccuini; complessivamente la raccolta conta oltre centotrenta pezzi. Le opere donate coprono tutto il percorso artistico del fiorentino, dalla produzione giovanile agli ultimi dipinti eseguiti a Fauglia. Il Museo offre dunque un fedele spaccato della ricca personalità creativa di Giorgio Kienerk, consentendo al visitatore di cogliere i compositi aspetti della sua figura di artista: pittore, scultore, grafico e illustratore.

La nonna
(1889) è esempio del suo fare verista ancora influenzato dalla lezione signoriniana; anche la bella statua de L'anguilla (1893) spicca per il vivo naturalismo e per l'intensità espressiva del ragazzo. Fondamentale il dipinto Alberi sul mare (1891) che registra la precoce adesione dell'artista alla sperimentazione divisionista, condivisa a Genova anche da Plinio Nomellini e da Angelo Torchi.
La pennellata di Kienerk con gli anni si fa più fluida e mossa di efficace andamento impressionista, come nell'importante brano pittorico La lettrice (1897). Testa ridente (1900), Sorriso (1900) e Puvis de Chavannes (1903 ca) sono esempi efficaci della sua singolare, personalissima cifra grafica.
Sensibili le tangenze con l'Art Nouveau e con il simbolismo che si riscontrano non solo nella sua attività di disegnatore (Nudo femminile di fronte e Nudo femminile da tergo, 1907), ma anche nella produzione pittorica (L'abito verde, 1903) e nella scultura (La panchina, 1907 ca, Lo scienziato, 1908, Ars, 1913).
Nel Museo sono conservati diversi paesaggi eseguiti in varie epoche (1887-1942 c.); particolarmente fornita è la galleria dei ritratti di parenti, di amici e di eminenti scienziati dell'Ateneo pavese (Camillo Golgi, 1907) rappresentati di profilo nei medaglioni in gesso. Altrettanto ricca è la galleria dei ritratti di famiglia, in particolare della figlia Vittoria che è la protagonista di veloci, genuine impressioni dal vero di solare freschezza, eseguite a Fauglia a partire dagli anni Venti. In una sala oltre a documenti fotografici d'epoca, sono esposti gli strumenti da lavoro dell'artista.

Giorgio Kienerk
Nato a Firenze nel 1869, Giorgio Kienerk è stato allievo dello scultore Adriano Cecioni e del pittore Telemaco Signorini, entrambi appartenenti al movimento artistico dei Macchiaioli. Negli anni Novanta, insieme ad altri giovani pittori toscani che verranno poi chiamati postmacchiaioli, Kienerk si volse verso nuovi orientamenti artistico-culturali di tendenza internazionale, come il divisionismo, il simbolismo e l'Art Nouveau; la  naturale adesione a questo clima di rinnovamento  introdusse l'artista nei circuiti espositivi europei. Sul finire del Secolo e poi nel Novecento Kienerk rivolse il suo interesse non solo alla pittura e alla scultura, ma anche all'arte della grafica che proprio nel Nuovo Secolo prese il suo avvio ed ebbe larga e fortunata diffusione. Palesando la sua grande capacità inventiva, lavorò come illustratore per note riviste dell'epoca. Dal 1905, per trent'anni, ricoprì il ruolo di Direttore della Civica Scuola di Pittura di Pavia dedicandosi pienamente all'insegnamento, ma riuscendo a ricavare spazi che gli consentivano di non tralasciare la propria attività di artista. Kienerk finì la sua vita nel 1948
nella casa di Poggio alla Farnia a Fauglia.

 

Via Chiostra I, 13 Loc. Fauglia
Tel. 050/657311
comune@comune.fauglia.pi.it
www.comune.fauglia.pi.it


Ingresso del museo

Corridoio

Nudi femminili

Strumenti dell'artista

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